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  Gli anni 1898-1948

La cura del santuario e del culto mariano fu affidata al sac. Giuseppe Daniele, che per tutta la vita ne sarà il custode e il cultore infaticabile. Nel 1901 la cappella divenne santuario diocesano, come ricorda la croce posta a destra dell'ingresso della stessa. Nel 1902 ci fu una raccolta di materiali d'argento, per la realizzazione di uno splendido paliotto.
La devozione mariana, come compare dalle cronache riportate nel Regina Martyrum, aveva soprattutto un carattere liturgico con grande concorso di popolo, scevra da manifestazioni esterne, e accompagnata da gesti di carità. Il culto era tenuto vivo anche in altre chiese della diocesi, come in Maddaloni e a Casola, e da emigrati residenti all'estero. La prima solenne processione si ebbe nel 1918. Essa ebbe un carattere di forte e sentita devozione, per invocare la fine della 2^ guerra mondiale e la cessazione del morbo della "spagnola", che mieteva numerose vittime.

Il 23 settembre 1923, ricorrendo il XXV dell'incoronazione, lo stesso Mons. Cosenza, divenuto arcivescovo di Capua, adornò l'immagine, con un cuore d'oro, offerto dal popolo.
In preparazione al cinquantenario dell'incoronazione ci fu una peregrinatio mariana in alcune chiese della Diocesi e il 19 settembre 1948 il cardinale Alessio Ascalesi, arcivescovo di Napoli, in piazza Matteotti, nuovamente incoronò l'immagine con uno stellario d'oro.